I colori dei contaminanti sono un punto di partenza importante per capire eventuali inquinamenti dei terreni.
![i colori dell'inquinamento](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/IMG_20200915_122503_304.jpg)
Generalmente il terreno naturale ha un colore marroncino (con varie gradazioni) oppure ocra o grigiastro (se stiamo osservando sabbie e ghiaie non pedogenizzate).
Altri colori normali sono il giallo tenue, per alcuni tipi di sabbie, il rosso mattone o l’azzurro pallido, per le argille.
Raramente si osservano colori vividi e “splendenti”, che possono essere legati a particolari zone geologiche (tipo vicino ai vulcani, oppure a sorgenti termali, ecc.)
In genere osserviamo il classico “Color Terra” !
![La Terra Naturale](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/IMG-20200902-WA0001-1024x768.jpg)
L’occhio esperto del consulente ambientale, però, può cogliere alcuni segni distintivi di probabile contaminazione, anche se solo l’analisi chimica è in grado di certificare l’inquinamento !
Se vediamo terreni verdi brillanti (con varie sfumature) quasi sicuramente siamo in presenza di Ossidi di Rame (generalmente dovuti a sversamenti abusivi di liquidi galvanici o similari)
![](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/20200915_104345-768x1024.jpg)
Se osserviamo un terreno Blu o Blu-verdastro siamo in presenza o di Cianuri o, ancora, di ossidi di Rame (in qualche caso anche di Cobalto)
![](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/20200915_104202-768x1024.jpg)
Un terreno giallo limone è dato da Ossidi di Cromo, oppure Piombo e Cadmio. In molti casi non sono ossidi ma solfuri (lo zolfo è naturalmente giallo).
![Cromo](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/IMG_20190417_113124_715-1024x1024.jpg)
Il bianco o bianco argenteo è originato principalmente da Titanio, Zinco ed Alluminio
![ossidi di alluminio](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/P1170382-1024x768.jpg)
Il Viola rossastro o “vinaccia” è dato da ossidi di arsenico (spesso si riconoscono le Ceneri di Pirite, che hanno questo colore e la granulometria di una sabbia fine).
![ceneri di pirite con arsenico](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/nuovo-2-1024x566.jpg)
Ovviamente se il contaminante è in basse percentuali (ma comunque superiore ai Limiti di Tab 1 Colonna A dell’allegato V alla parte quarta del D.Lgs 152/06 e s.m.ei.) probabilmente non si osserverà nulla, ma solo l’analisi chimica potrà indicare la contaminazione.
I casi Particolari
Rosso Ruggine = questo colore può essere presente in natura e non essere un contaminate.
In questo caso oltre all’osservazione visiva, bisogna conoscere la geologia del posto !
![ferretto](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/20200624_143848-768x1024.jpg)
Se siamo (ad esempio) in Brianza o nelle Groane (zona Nord Lombardia) possiamo osservare terreni di un bel rosso: il ferretto, che è una formazione geologica naturale e non contaminata.
Al contrario un rosso amaranto, o comunque “brillante” è indice di forte contaminazione (Mercurio, Arsenico).
Nero = Questo colore può essere rinvenuto facilmente in natura e non essere un sintomo d’inquinamento.
Le Torbe sono nere quasi color carbone, ma non sono inquinate. Lo stesso dicasi per le argille “anossiche”, che possono anche essere grigiastre.
![idrocarburi](https://controlloterreni.it/wp-content/uploads/2020/09/190320142276-1024x768.jpg)
Ma se il colore nero (o grigiastro) è associato ad un forte odore di idrocarburi, allora siamo in presenza di inquinamento !
Comunque è sempre cosa consigliata farsi seguire da un esperto ambientale, come quelli di Foldtani.