Le Miniperforatrici sono adatte per indagini urbane
L’uso delle perforatrici di piccole dimensioni (miniperforatrici) è molto importante quando si lavora in ambito urbano !
La continua trasformazione delle città, abbinata alla migliorata sensibilità ambientale ed alla legislazione di merito, richiede l’indagine accurata dei terreni.
In molti posti, però, non è possibile accedere, per motivi logistici, alle aree da indagare.
I mezzi normali (perforatrici standard, escavatori, ecc.) dato il loro peso ed ingombro, mal si adattano agli stretti ambienti urbani, soprattutto quando non bisogna causare danni (se non il minimo necessario) alle abitazioni ed alle aree industriali/commerciali.
Per questo sono state pensate e create le “miniperforatrici”, adatte in ogni luogo.
Se l’area è accessibile a mezzi cingolati (quindi comunque con rampe, scivoli e portoni un po’ larghi e soffitti abbastanza alti), si può pensare alla carotatrice tradizionale (anche se formato “mignon“), con diametro di perforazione 101/127 mm.
Se l’accessibilità è veramente ridotta (scale, sotterranei con soffitti “bassi“, porte d’accesso larghe meno di 1,5 metri), come capita spesso nelle vecchie costruzioni, allora si può operare con trapani elettrici, abbinati a carotatori da 40 mm (in caso non vi sia correnti in sito, come capita di frequente, si abbinano ad un motogeneratore).
Se non proprio possibile operare con i mezzi meccanici, si può operare con la tradizionale (ed antica) Trivella a Mano, oltre che con “Pala & Picca“.
Da sapere
Tutti questi strumenti sono fortemente versatili ed adattabili, ma hanno dei difetti intrinseci, che è bene conoscere, prima di operare.
Principalmente il limite più grosso è la potenza !
Dato che motori sono più piccoli anche la capacità di perforare è minore rispetto alle macchine standard.
Ciò può portare ad una maggior lentezza nei carotaggi e, in presenza di orizzonti litoidi oppure molto ghiaiosi, anche ad un blocco dell’attività.
Anche la profondità di perforazione ne risente: generalmente si opera nel range dei 10 metri da piano campagna (con 2-3 metri massimo per le perforatrici elettriche).
Non parliamo poi delle perforazioni “a mano“, che hanno i limiti legati alla “fatica” dell’operatore, oltrechè problemi di sicurezza (stabilità pareti di scavo) con i lavori “pala e picca“.
D’altronde, ove non è possibile operare in modo classico, bisogna fare “di necessità, virtù“, portando una notevole pazienza.
Ovviamente è sempre necessario affidarsi ad operatori esperti, in grado di scegliere le soluzioni ottimali.